L'ANALISI
16 Novembre 2020 - 08:03
CREMONA (16 novembre 2020) - «I genitori vigilino, controllino gli smartphone dei loro ragazzi per non avere sorprese ed essere costretti a intervenire, quando ormai è troppo tardi». Non va per il sottile Cinzia Cavalli, docente di italiano alla Virgilio e responsabile di bullismo, cyberbullismo e uso dei social network nella scuola di via Trebbia del Cremona 2. «La didattica a distanza è una grande risorsa, è un modo che ci permette di continuare a fare scuola — afferma —, ma ci restituisce anche uno scenario allarmante e preoccupante. I ragazzi, anche i piccoli delle medie, sono soli, sempre più soli. I genitori, che lavorino in casa o fuori, non ci sono, faticano a seguire i ragazzi. È un problema non nuovo, ma che nella condizione che stiamo vivendo peggiora sempre più e getta tutti in un isolamento senza via d’uscita e che si fa particolarmente pesante per gli adolescenti».
La socialità azzerata: niente sport, niente attività ludiche, niente oratori: «In età adolescenziale la socialità è come l’acqua per i pesci — spiega —, se è inibita, i ragazzi cercano nuove strategie e oggi queste sono il collegamento online, sono le chat, le videochiamate e fin qui nulla di male. Il rischio è che gli atteggiamenti di soprusi e di prevaricazioni si riversino con maggiore impunità sulla rete».
L’allarme lanciato da Cavalli chiama in causa un fenomeno, quello del cyberbullismo, che in questo momento sta registrando una vera escalation di casi: «Non passa giorno che non debba affrontare qualche caso — spiega —. I ragazzi stanno ore, ore, giornate su Internet e cercano le cose più assurde, condividono spesso nelle chat video violenti e pornografici. L’anno scorso credevo di aver toccato il fondo ed invece oggi mi ritrovo a constatare che i casi riguardano soggetti sempre più piccoli».
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