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NEL CREMONESE

Slitta il referendum, fusione fra due anni (forse)

Corte de’ Frati, Grontardo, Olmeneta, Scandolara: il progetto subisce un altro inevitabile stop

Francesco Pavesi

Email:

fpavesi@cremonaonline.it

08 Novembre 2020 - 09:18

Referendum costituzionale, 53.476 cremonesi al voto

CREMONA (8 novembre 2020) - Fusione tra i Comuni dell’Unione Oglio Ciria, niente referendum entro il 20 dicembre di quest’anno con le tempistiche che slittano almeno alla primavera 2021. Al netto dell’evolversi della situazione sanitaria, è possibile che dal febbraio del prossimo anno in avanti si possa tornare a parlare dell’organizzazione delle assemblee pubbliche con i cittadini utili per illustrare il progetto, riunioni previste ad inizio 2020 ma poi rinviate a causa della pandemia. E passaggio chiave che insieme alla doppia approvazione in consiglio comunale porterebbe ad indire il referendum a maggio oppure a settembre. Questo perché la situazione resta in evoluzione e il riferimento è proprio a seconda di quando sarà possibile promuovere sul territorio gli incontri pubblici per tornare a parlare con i residenti del tema della fusione tra Corte de’ Frati, Grontardo, Olmeneta e Scandolara Ripa d’Oglio, enti locali attualmente in Unione.

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