L'ANALISI
04 Novembre 2020 - 07:40
Carabinieri in azione a Soresina
SORESINA (4 novembre 2020) - L’allarme nei giorni scorsi era sta lanciato ma, evidentemente, non è servito. Nella trappola tesa dai finti addetti dell’acqua è catuto un 83enne che vive da solo: per definizione, uno dei soggetti più esposti a questo tipo di insidie e puntualmente preso di mira. Col trucchetto, non originale ma efficace, della rete contaminata, gli impostori l’hanno convinto a chiudere nel frigorifero i contanti e i preziosi custoditi in casa. Beni dal valore complessivo di duemila euro, ovviamente poi spariti. O meglio: rubati. L’episodio risale a qualche giorno fa e, quando si è verificato, la presenza in città dei sedicenti tecnici dell’acqua (o del gas, a seconda del copione) era già stata segnalata. Il problema è che la rete informativa, per quanto sia capillare sui social, non arriva alle persone anziane. O quantomeno non a tutte. Il pensionato è stato raggiunto a casa da due giovani, entrambi italiani, muniti di tesserino. Particolare quest’ultimo che ha fatto abbassare la guardia all’83enne, inizialmente titubante. Aperta la porta di casa alla coppia di sconosciuti, è scattata la consueta messinscena.
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