L'ANALISI
25 Ottobre 2020 - 08:37
SESTO (25 ottobre 2020) - I libri per Palmiro Fieschi, morto in ospedale a 77 anni, sono sempre stati passione, ragione di vita e grandi alleati. Soprattutto nella battaglia contro quel destino ingrato che con la malattia gli aveva rubato la vista dalla nascita. Disabilità che però non ha impedito al «professore» di laurearsi in filosofia e guadagnarsi la cattedra di insegnante di storia e italiano in tre istituti cittadini: l’Ala Ponzone Cimino, il Beltrami e l’Einaudi. A scuola Palmiro andava in pullman, sempre accompagnato dalla inseparabile mamma Maria alla quale è rimasto legato fino alla sua morte. Restava in classe con lui fino alla fine delle lezioni per dargli una mano in caso di necessità, ma anche assicurarsi che nessuno tra gli alunni approfittasse della sua menomazione. Poi insieme tornavano nella loro casa di via delle Corti. Non si era mai sposato e non aveva un carattere facile, Palmiro, ma dietro la persona distaccata e solo all’apparenza dal carattere burbero, c’era in realtà un uomo molto intelligente, sfortunato e solo. «Amava tantissimo lo studio – ricorda la sua ex domestica Giovanna Piazzi - gli piacevano molto anche i libri sul teatro». Palmiro Fieschi lascia una sorella, Emilia, che abita a Sesto San Giovanni con la famiglia.
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