L'ANALISI
25 Ottobre 2020 - 08:37
CREMONA (25 ottobre 2020) - Il Covid galoppa. Ad una velocità che spaventa sempre di più e che richiede contromisure immediate. Così, la notte scorsa all’Ospedale Maggiore è stato attivato il secondo livello del piano di emergenza che era stato deciso dall’unità di crisi di Asst Cremona solo un paio di giorni fa.
Sono stati aumentati i posti letto e il reparto di Chirurgia è stato riaperto nuovamente ai pazienti Covid. Come avvenuto la notte del 21 febbraio scorso. Primo reparto a «cadere», dopo che Pronto Soccorso, Malattie Infettive e Pneumologia erano stati invasi. Ad oggi, ad essere interessata dalle conseguenze della seconda ondata lombarda è l’area dedicata alla week-surgey, dove i degenti sono stati dimessi rapidamente o spostati in altri reparti per concludere il periodi di convalescenza ospedaliero dopo l’intervento chirurgico. I letti sono già stati in parte occupati dai nuovi malati aggrediti dal virus.
Anche al settimo piano, dove gli occhi di tutti sono puntati perché è lì dove si comprende quanto la situazione sia grave, si è al completo: nel giro di pochi giorni gli otto posti letto disponibili sono diventati Covid e la Terapia Intensiva è sold out. Gli altri pazienti - che al momento sono solo due - sono stati trasferiti in una zona adeguatamente attrezzata del blocco operatorio. Ma la situazione è in continua evoluzione: medici e infermieri rianimatori sono pronti ad ampliare ancora il reparto. D’altra parte, è quanto già avevano dovuto fare tra marzo e maggio, quando la terapia intensiva si era diffusa a macchia d’olio all’interno dell’ospedale: si è arrivati a curare fino a 52 pazienti contemporaneamente, 312 nell’arco di 70 giorni.
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