L'ANALISI
24 Ottobre 2020 - 08:28
MILANO (24 ottobre 2020) - Il raddoppio della linea ferroviaria Codogno-Cremona-Piadena-Mantova è un po’ più vicino. Quantomeno, da ieri, se ne conoscono le tappe e se ne percepisce meglio la portata: quella di un’autentica rivoluzione, con addio definitivo alle sbarre e ai semafori. Nel corso di un tavolo tecnico, in videoconferenza con i sindaci di Pizzighettone, Maleo e Codogno, i vertici di Rfi hanno illustrato gli step previsti per il progetto, che contempla anche la soppressione dei 59 passaggi a livello esistenti sulla tratta, compreso quello di Maleo teatro della tragedia di Ferragosto, e la realizzazione di una serie di opere sostitutive e di ricucitura della viabilità esistente, al fine di garantire la permeabilità territoriale rispetto alla linea ferroviaria. Nel concreto, quasi in ogni Comune attraversato dai binari della linea in esame saranno costruiti dei cavalcavia, il cui numero tuttavia non necessariamente corrisponderà a quello dei passaggi a livello eliminati.
Proprio la pressione esercitata dai sindaci a livello mediatico ma anche attraverso canali politici potrebbe aver giocato un ruolo importante, se non decisivo, nel processo di accelerazione che ha portato a convocare già ieri il Tavolo tecnico e ad anticipare l’eliminazione delle barriere rispetto al raddoppio della linea Codogno-Mantova. Da parte sua, Rfi si è resa disponibile ad instaurare riunioni ed incontri più ristretti ed operativi con i singoli Comuni per sviluppare e presentare i progetti e per attuare migliorie nell’immediato.
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