L'ANALISI
19 Ottobre 2020 - 10:51
CASTELVISCONI (19 ottobre 2020) - Nell'ambito di attività di prevenzione e contrasto a forme di caccia illecite alla specie di avifauna migratrice, l’Ufficiale e gli agenti del Nucleo Faunistico della Polizia Provinciale hanno sorpreso a Castelvisconti un bracconiere in esercizio venatorio da appostamento fisso che aveva abbattuto e occultato diversi esemplari di avifauna protetta delle specie Pispola, Spioncello e Migliarino di Palude, grazie all'utilizzo di un richiamo acustico a funzionamento elettronico con amplificatore del suono abilmente nascosto sotto una gabbietta per richiami vivi. L’intervento della Polizia Provinciale si è concretizzato dopo un monitoraggio a distanza del luogo di caccia, in ragione dell’eccessivo numero di colpi esplosi dal capanno, e nei confronti del bracconiere sono stati intrapresi i previsti provvedimenti penali quali il sequestro del fucile, delle munizioni, dell’avifauna abbattuta e del mezzo vietato nonché la Comunicazione della Notizia di Reato inoltrata alla Procura della Repubblica. In caso di condanna al trasgressore per l’abbattimento di fauna protetta, dalla Legge 157/92 e dalla Convenzione di Berna, potrebbe essere comminata una pena che prevede la sospensione della licenza di caccia da 1 a 3 anni, l’arresto da 2 o 8 mesi o il pagamento di un’ammenda da 774 a 2065 euro più fino a 1549 euro per aver utilizzato il richiamo vietato.
L’impegno della Polizia Provinciale proseguirà per tutta la stagione venatoria allo scopo di scoraggiare e contrastare l’illecito abbattimento dei numerosi uccelli migratori protetti che nella stagione autunnale attraversano la nostra provincia diretti nei luoghi caldi di svernamento.
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