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CONFINDUSTRIA IN ASSEMBLEA

Industriali e politici, faccia a faccia a Cremona: 'Ci giochiamo tutto'

Buzzella e Bonomi: 'Adesso ascoltateci'

Francesco Pavesi

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fpavesi@cremonaonline.it

06 Ottobre 2020 - 11:51

Assemblea industriali: in diretta le parole dei protagonisti

CREMONA (6 ottobre 2020) - Sotto il grande sfondo grigio in livrea confindustriale che sovrasta il palco, tra le due postazioni sopraelevate con l’aquila stilizzata blu, passano e s’intrecciano concetti che alla fine si condensano in uno solo: ci sono due Italie, una che sa e vuole prendere in mano il proprio destino; e un’altra che delega il suo futuro e si affida a un monolite che crede ancora possibile l’esistenza di reddito sganciato dal lavoro. Un monolite che non ascolta e a volte considera il valore aggiunto, e la passione che ci si mette per portarlo a casa, alla stregua di contagi indegni. Ci giochiamo tutto, perché il rischio è quello di andare a sbattere, se non si arriva a una sintesi, se non ci si libera dagli anacronismi e dalle contraddizioni tra chi pensa al futuro e chi si limita a usare il presente. Si è mossa lungo questo asse, dal primo all’ultimo minuto, l’Assemblea Generale 2020 dell’Associazione Industriali di Cremona, che stamattina, nel padiglione 1 di CremonaFiere, ha celebrato i suoi 75 anni di storia e riportato Cremona sotto i riflettori nazionali.

Cà de’ Somenzi tiene per un giorno il pallino del dibattito politico, alla presenza dei vertici di Confindustria — il presidente nazionale, Carlo Bonomi, quello di Cremona, Francesco Buzzella, entrambi cremaschi, e quello lombardo, Marco Bonometti —, dei leader di due dei tre partiti del centrodestra, Matteo Salvini (Lega) e Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia), del principale esponente cremonese di Forza Italia, Massimiliano Salini, eurodeputato e commissario regionale lombardo degli azzurri, del deputato di Italia Viva Matteo Colaninno. In collegamento c’è Antonio Misiani, deputato del Pd e vice ministro dell’Economia.

Le parole dei protagonisti

  • Matteo Colaninno (Iv): noi crediamo che il Mes vada attivato. Se hai 37 miliardi di euro con condizioni competitive penso sia folle rifiutarli. Chiederemo al Governo di attivare i 37 miliardi del Mes. In questo particolare momento, poi, abbiamo una opportunitáe non possiamo sbagliare. Le risorse del recovery fund non possiamo sprecarle.
  • Carlo Bonomi (presidente nazionale Confindustria): Quattro settori fondamentali della nostra economia, credito, trasporti, infrastrutture e siderurgia, sono tutti in stallo. Mps, Alitalia, Aspi e Ilva. Non è possibile che non risolviamo questi problemi. Non entro nel merito del problema, ma è l’immagine che diamo in Europa. Siamo credibili? Ci affidano 209 miliardi e non sappiamo risolvere questi problemi. Non si capisce la solidità economica di questi piani, ammesso che i piani industriali esistano e siano credibili
  • Antonio Misiani (vice ministro all’Economia): Condivido l’idea del Governo di individuare responsabilità precise. L’idea del presidente del Consiglio è di individuare un responsabile per ogni missione, che abbia gli strumenti decisionali. Noi ci siamo conquistati le risorse europee. Non arriva Babbo Natale da Bruxelles, noi presenteremo un piano con progetti concreti e realizzabili nei tempi previsti dalla Commissione europea. Il piano sarà presentato il 15 ottobre contiene 6 missioni, 24 cluster progettuali. È una sfida molto importante. Lavoreremo per non perdere un euro dei fondi del precedente ciclo di programmazione europeo. Poi per utilizzare presto e bene quei 300 miliardi serve correre e un coordinamento quasi militare.
  • Carlo Bonomi (presidente nazionale Confindustria): oggi quando parliamo di politica industriale si pensa sempre a Nord contro Sud. Invece noi abbiamo bisogno di far crescere il Sud non attraverso mille bonus. Bisogna investire in infrastrutture e risolvere il tema della legalità. Se non si risolve il tema della legalità non arriveranno gli investimenti al sud
  • Carlo Bonomi (presidente nazionale Confindustria): Non basta fare gli inviti, ma avere la voglia di confrontarci e fare qualche cosa, perché questo Paese ha necessità di una visione. Ci possono dare tutti i miliardi che vogliono, ma se noi non crediamo nella tua visione non investiremo. Devi coinvolgerci in una visione di Paese. Vogliamo un Paese in cui sta aumentando il tasso di disoccupazione e stanno aumentando gli inattivi? Io credo che sulla visione ci si debba confrontare. Saranno mesi difficili, molto complicati, Confindustria ha sempre dimostrato grande responsabilità per il Paese e lo sarà ancora. Non ho criticato in estate per criticare, ma per dire cosa serve. Non si può dire che il Paese parte dalla imprese e poi nessuno ci ascolta, non è questo il metodo. Noi ci siamo messi a disposizione
  • Carlo Bonomi (presidente nazionale Confindustria): abbiamo lanciato un piano 'Italia veloce', ma 130 opere sono bloccate. Ci sono 200 miliardi, 130 sono stanziati. Nessuno ci dice come coprire gli altri 70. Siamo agli annunci
  • Carlo Bonomi (presidente nazionale Confindustria): per fine ottobre presenteremo una proposta sulle pensioni. L’anno prossimo scadrà quota 100, sto sentendo parlare di quota 101, vogliamo fare altri debiti sulle spalle dei giovani? Vogliamo affrontare questo tema seriamente o vogliamo avere un Paese che si inchioda in un dibattito politico senza fine sulle pensioni. Non è pensabile che a dicembre vai in pensione a 62 anni e a gennaio a 67 anni. Quello che noi chiediamo è il metodo
  • Carlo Bonomi (presidente nazionale Confindustria): le nostre imprese si sono tirati su le maniche già dopo la crisi del 2008. Non servono sussidi a tempo dalla politica, ma la volontà di fare bene le cose insieme
  • Carlo Bonomi (presidente nazionale Confindustria): credo che il Governo deve avere la responsabilità di ascoltare le opposizioni. Se si decide di intraprendere iniziative che ci porteranno ad indebitarci per i prossimi venti anni allora ci vuole una condivisione da parte di tutti. Allo stesso tempo chiedo alle opposizioni di non essere contro l’Europa
  • Carlo Bonomi (presidente nazionale Confindustria): non voglio un Paese di commissari o di poteri speciali, ma voglio un Paese che funziona, Non è possibile che in un paese normale ci debba essere un commissario, una deroga, dei poteri speciali perché tutto il resto non funziona
  • Carlo Bonomi (presidente nazionale Confindustria): in questo periodo si sente parlare di salario minimo per legge. Ebbene voglio dire che questa non è la strada giusta. A noi imprese vengono date le responsabilità ma poi quando chiediamo di essere ascoltati il citofono non risponde
  • Antonio Misiani (vice ministro all’Economia): non bisogna buttare via nulla. Se la linea di credito speciale del mes non prevede condizioni e con tassi vantaggiosi, non credo possa essere affrontata con una visione pregiudiziale. Dobbiamo utilizzare tutte le risorse sapendo che sono prestiti e non contributi a fondo perduto. Nel momento in cui decideremo quello che serve al Paese non possiamo essere pregiudiziali con gli strumenti di finanziamento
  • Antonio Misiani (vice ministro all’Economia): il confronto con le forze sociali e economiche è essenziale. In questo momento è sbagliato fare polemiche ma serve fare lavoro di squadra. Il recovery fund è un piano che deve essere realizzato con una condivisione di tutte le forze. L’imperativo è cogliere tutte le opportunità
  • Antonio Misiani (vice ministro all’Economia): nessuno è felice di prorogare lo stato di emergenza, crediamo che sia una scelta prudente per garantire velocità decisione. C'è una situazione che va affrontata con saggezza, con prudenza e con rapidità decisionale. Per questo chiederemo lo stato di emergenza.
  • Matteo Salvini (leader della Lega): se ci chiedono mascherine mettiamo le mascherine, se i medici dicono che serve, chi sono io per dire che non servono? L’importante è che non si lasci nell’incertezza il Paese per altri mesi. La cosa peggiore da fare in un momento di crisi come questo è non scegliere. Se scegli ti prendi la responsabilità, se rinvii e non scegli hai già perso. L’Italia non si può permettere non scelte e rinvii
  • Matteo Salvini (leader della Lega): Salvini scherza a Cremona sui nomi di eventuali commissari per realizzare le opere pubbliche. Davanti alla platea degli industriali, al giornalista che gli chiedeva di indicare le figure che potrebbero fare i commissari, Salvini ha risposto affermando «non faccio nomi. Anche perché se li faccio poi li indagano».
  • Giorgia Meloni (leader Fratelli d'Italia): si spera sempre di fare qualcosa in più, sono contenta del dato di Fratelli d’Italia, sono contenta di alcuni comuni che il centrodestra governerà per la prima volta, penso a Senigallia nelle Marche. Continuiamo a lavorare anche per le prossime amministrative dove votano città molto importanti e già da questa settimana saremo al lavoro con gli alleati
  • Giorgia Meloni (leader Fratelli d'Italia): la modifica dei decreti sicurezza da parte del governo è l’ennesima dimostrazione di una politica che vuole trasformare l’Italia in un campo profughi d’Europa. Considero anche un paradosso che nello stesso momento nel quale si prendono in considerazione ulteriori misure restrittive per gli italiani ,e stesse misure non valgono per le organizzazioni non governative
  • Giorgia Meloni (leader Fratelli d'Italia): prolungare lo stato di emergenza avrà un effetto molto impattante sull'economia
  • Giorgia Meloni (leader Fratelli d'Italia): mascherine all'aperto? Non ho ragione di contestare il provvedimento, ma servono certezze su quanto dichiara il comitato tecnico scientifico [VIDEO]
  • Massimiliano Salini (europarlamentare Forza Italia): in fase di pandemia le reazioni economiche e sanitarie devono procedere di pari passo
  • Francesco Buzzella (presidente Industriali Cremona): la preparazione della classe politica si è abbassata: qual è il criterio con il quale viene nominato un ministro? [VIDEO]
  • Matteo Salvini (leader della Lega) sulle comunali: ottimo risultato in Calabria, in Lombardia non è andata come si aspettava. Mi dispiace per Lecco. Sono strafelice per Viadana, per Voghera. Sono dati su cui riflettere, però abbiamo vinto in Comuni in cui non amministravamo. A Lecco c'era il centrosinistra, viene confermato il centrosinistra
  • Matteo Salvini (leader della Lega): non pensiamo sia necessario nessuno stato di emergenza. Con la normativa attuale si può proteggere e tutelare la salute degli italiani tranquillamente. Gli italiani si stanno dimostrando di estremo buonsenso. Più rispettosi degli italiani in giro per il mondo ne ho visti pochi.
  • Matteo Salvini (leader della Lega): non mi interessa cambiare poltrona. Lascio ai giornalisti queste ricostruzioni a mò di Topolino. Mi occupo di lavoro, tasse, sicurezza, imprese, ambiente e scuola. Se si votasse oggi, il centrodestra stravincerebbe le elezioni. Quindi, non ho un nessun tipo di timore
    Matteo Salvini (leader della Lega): questi passano il tempo a smontare invece che a costruire. A quello che ho letto, li chiamerei 'decreti clandestini'. Si torna esattamente alla mangiatoia sull'immigrazione clandestina e ai permessi regalati a chiunque cammina per strada e agli sbarchi a migliaia. Non so che cosa abbiano da festeggiare
  • Matteo Salvini (leader della Lega): il problema dei fondi europei è che arriveranno l'anno prossimo, ma aziende e famiglie hanno bisogno di aiuti subito
  • Matteo Salvini (leader della Lega) arriva a CremonaFiere: il Mes? un fregatura, perché è un prestito vincolato che ci espone agli umori di quello che viene deciso in Europa
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