L'ANALISI
17 Settembre 2020 - 23:04
CREMONA (17 settembre 2020) - «Sento qualcuno dire che il peggio è alle spalle e che la fase più dura della pandemia è finita. Un po’ di prudenza non guasterebbe, dato che fra il primo luglio e l’altro ieri i morti in Lombardia sono stati 255. Quindi non è finita, anche se le drastiche misure di contenimento culminate nel lockdown hanno avuto risultati significativi certamente costosi. Poi si è provato a ripartire con alcuni allentamenti, ma un’estate più frizzante e meno prudente del dovuto ha finito per invertire parzialmente la rotta». Parola di Massimo Galli, ordinario di Malattie infettive a Milano, dove dirige anche la divisione di Malattie infettive del Fatebenefratelli-Sacco. Uno dei protagonisti scientifici e mediatici più ascoltati nel tempo della pandemia, ieri pomeriggio protagonista all’Auditorium del Museo del Violino del confronto sul Covid organizzato dall’Ordine provinciale dei medici. Insieme a lui, il presidente dell’Ordine Gianfranco Lima nelle vesti di padrone di casa, l’infettivologa cremonese Claudia Balotta che ha moderato i lavori, ed il primario ospedaliero di Malattie infettive Angelo Pan.
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