L'ANALISI
05 Settembre 2020 - 19:07
CREMONA (5 settembre 2020) - Nelle scorse ore, al posto della statua del Cristo vandalizzata, ne era stata posizionata un’altra, ma è stata subito rimossa: qualcuno, nel mondo delle canottieri, non ha gradito questo susseguirsi di installazioni, altri l’hanno ritenuta un’inutile provocazione ai vandali (che per alcuni sarebbero tornati a far danno). Anche perché l’inchiesta della polizia urbana va avanti, tanto che è stato bloccato il restauro del crocefisso, ritenuto corpo di reato, e dunque, anche se custodito in casa dell’artista che lo ha realizzato, Mario Spadari, è da ritenersi sotto sequestro. In altri termini: non c’è pace per il Cristo dei barcaioli, installato il 15 agosto e qualche giorno dopo già vandalizzato e preso a sassate. Tant’è che le canottieri si sono dette disponibili a contribuire alla realizzazione di un sistema di controllo con telecamere.
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