L'ANALISI
21 Agosto 2020 - 07:38
PIZZIGHETTONE (21 agosto 2020) - Da ieri mattina Elisa Conzadori riposa nel cimitero di Pizzighettone. La salma ha raggiunto l’ingresso del camposanto poco dopo le 11, trasportata da un mezzo dell’agenzia funebre partito da Pavia, dove martedì pomeriggio era stata eseguita l’autopsia disposta dalla Procura di Lodi. Per volontà della famiglia, il rito delle esequie è stato celebrato in forma strettamente riservata. Nessun manifesto esposto in paese, nessun corteo, nessun passaggio in chiesa: solo un ultimo saluto nel luogo dell’eterna dimora, al quale hanno potuto assistere solo i familiari e gli amici più stretti. Ad accogliere la salma, in piedi, davanti all’ingresso, il parroco don Andrea Bastoni, scrupoloso nell’attenersi alle disposizioni dei parenti, e a garantire l’intimità della cerimonia. Il segno della croce e la benedizione impartita dal sacerdote hanno accompagnato il trasporto del feretro tra i vialetti del cimitero, seguito dalle poche, pochissime, persone informate dell’ora in cui sarebbe stata officiata la funzione. Gli amici e i conoscenti che avrebbero voluto partecipare al funerale dovranno limitarsi a ricordare la 34enne travolta e uccisa da un treno nelle proprie preghiere. Oppure portando un fiore nei prossimi giorni dove la giovanna donna ora riposa.
Nel frattempo, l’inchiesta avviata dalla Procura di Lodi per ricostruire la dinamica dell’incidente mortale prosegue senza sosta, anche se, come confermato anche ieri dal procuratore Domenico Chiaro, per ora si continua a procedere contro ignoti. «È presto per iscrivere dei nomi nel registro degli indagati. Prima è necessario completare un lavoro di verifica che stiamo conducendo su vari fronti».
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