L'ANALISI
13 Agosto 2020 - 07:53
CREMONA (13 agosto 2020) - Trascurata da anni nonostante gli sforzi finanziari degli enti locali, la scuola italiana mostra tutte le sue crepe: un edificio su due non possiede il certificato di agibilità, né quello di prevenzione antincendio; e per uno su tre non è stato effettuato il collaudo statico. È quanto emerge dai dati pubblicati da Il Sole 24Ore su analisi Infodata.
E così, mentre causa ripresa complicata dalla pandemia si discute di nuovi spazi, di Dad e di banchi innovativi, emerge lo scenario delle strutture che il 14 settembre dovranno accogliere oltre otto milioni di studenti. E non è confortante. In Provincia di Cremona la situazione ricalca quella nazionale: secondo il report, il 56,91% degli istituti (di pertinenza comunale e provinciale, comprendendo anche le paritarie) non ha il certificato di agibilità. Con il quadro preoccupante anche sul fronte della carenza di certificazioni per il collaudo statico (non ce l’ha il 38,27% dei plessi) e della prevenzione incendi (manca al 41,92%). Situazione che è da bollino rosso se si vanno a scandagliare le diverse tipologie di scuole: ad esempio, il 62,10% delle scuole primarie e il 63,08% di quelle secondarie di primo grado sul territorio provinciale non possiede la certificazione dell’agibilità. La carenza di certificazione coinvolge il 52,04% degli asili e il 52,86% delle superiori.
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