L'ANALISI
11 Agosto 2020 - 20:41
CREMONA (11 agosto 2020) - In mattinata il livello del Po è arrivato a 7 metri e 20 centimetri sotto lo zero idrometrico. Poi, nel pomeriggio, è risalito fino a meno sette e due centimetri, ma ciò non è bastato a cambiare il paesaggio, da deserto tipico degli spaghetti western, con tanto di cespugli spinosi, sassi roventi, calore e luce così intensi da dare l’effetto miraggio. A Casalmaggiore la secca ha fatto segnare i -4 e 41 centimetri, mentre i fondali si sono mantenuti a livelli medi: tra i 2,40 e i 2,80 a monte e a valle di Cremona, 2,30 a Gerre de’ Caprioli, 1,50 a Brancere.
Sulla sabbia che avanza a danno dell’acqua si spiaggia di tutto: l’ormeggio di un vecchio ponte di barche, quella che sembra una magnifica ancora mezza interrata, zaini colmi di acqua e carte macerate, cartelli di navigazione strappati dalla piena, grandi banchi di torba, dove, sotto, al riparo dal sole, vi è un brulichio di vita, ottimo pasto per gli uccelli. Ma, purtroppo, emergono anche rifiuti, non più come fino a qualche anno fa, la situazione infatti è migliorata, ma ancora troppi.
Ancora non è scattata l’emergenza siccità, le pompe pescano acqua garantendo l’irrigazione. Non dovrebbero esserci problemi, ma si guarda il Cielo e il bollettino meteo.
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