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CORONAVIRUS. LA SORVEGLIANZA

Gli «investigatori» del Covid: task force anti contagio

Contact tracing: il bilancio delle attività di rintraccio dei positivi e dei loro contatti sviluppate da Ats Val Padana. Screening e tracciamento cruciali per individuare e contenere i focolai, al lavoro 19 fra assistenti sanitari e medici

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

10 Agosto 2020 - 07:46

Gli «investigatori» del Covid:  task force anti contagio

CREMONA (10 agosto 2020) - Dallo scoppio dell’emergenza epidemica, le attività di contact tracing guidate e sviluppate dall’Ats Val Padana per rintracciare le persone venute in contatto con i contagiati hanno riguardato più di trentamila casi: circa 10.300 positivi nelle province di Cremona e Mantova, quasi 1.200 residenti fuori regione e oltre 19 mila contatti stretti dei soggetti infettati dal Covid-19. Un lavoro enorme che, attualmente, rappresenta la chiave per individuare e contenere nuovi focolai, come dimostrano i casi recenti di Viadana e Rodigo. Il personale dell’Ats incaricato del tracciamento comprende attualmente 19 operatori fra assistenti sanitari e medici dirigenti che, come veri e propri investigatori, hanno il compito di ricostruire la catena del contagio, intercettare i contatti a rischio di infezione e monitorare i pazienti in isolamento. Lungo l’arco della pandemia il processo è stato progressivamente rafforzato.

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