L'ANALISI
09 Agosto 2020 - 07:46
CREMONA (9 agosto 2020) - «Sono venuti da me. Aprivano la bocca...». C’è chi gli ha fatto vedere un perno, chi un buco per dimostrare che non si erano inventati niente. Eugenio Zanardi non è un dentista: è il responsabile di Federconsumatori, l’associazione alla quale si sono rivolti 180 clienti della Dentix, la catena odontoiatrica spagnola fondata da Angel Lorenzo Muriel che in Italia non ha riaperto i battenti dei 57 ambulatori concentrati in 12 regioni, dopo aver sospeso l’attività durante l’emergenza Covid. Alla sede di Milano, Zanardi ha già inviato 150 diffide per i clienti cremonesi beffati, altre trenta le invierà. «Con posta elettronica certificata. E ho inviato le diffide via Pec anche alle finanziarie Cofidis, Fiditalia e Deutsche Bank». Ogni diffida contiene la storia dei pazienti dell’ambulatorio di Cremona: otto vetrine, due su Corso Campi, sei su via Guarneri del Gesù e la saracinesca abbassata sulla porta di ingresso, civico 2. Polvere, sporcizia, abbandono. E i cartelli ancora lì: «Si informa che gli ambulatori Dentix si stanno attrezzando con tutti i dispositivi di sicurezza per garantire il servizio odontoiatrico in piena sicurezza. Riapriremo non appena finalizziamo la messa in sicurezza degli ambulatori. Rimane attivo per urgenze o trattamenti indifferibili il numero verde dedicato. Disponibile dal lunedì al sabato dalle 9 alle 18. 800.330.333».
La Dentix non si è più attrezzata. Al contrario, si sono attrezzati i 150 clienti, prima in panico, poi furiosi. Gente che ha anche acceso finanziamenti.
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