L'ANALISI
08 Agosto 2020 - 07:29
SONCINO (8 agosto 2020) - Stringe il cuore quello che la signora Giovanna Degli Agosti chiama sfogo. Ma che in realtà è il calvario di suo figlio Danilo, morto a 45 anni a fine maggio per un tumore al pancreas e che ha dovuto fare i conti con il Covid. Non direttamente, perché forse l’avrebbe combattuto con tutte le sue forze come ha fatto con il tumore che si era manifestato otto mesi prima, ma come conseguenza di ciò che la pandemia ha prodotto in termini di servizi garantiti dagli ospedali. E il nosocomio oggetto dello «sfogo» è quello di Crema, dove Danilo avrebbe dovuto essere sottoposto ad un nuovo ciclo di chemioterapia dopo l’intervento subito all’Humanitas. Ospedale — viene evidenziato — consigliato dagli stessi medici del nosocomio di Crema. Ma — racconta la mamma di Danilo —«c’era il Covid e non si poteva entrare. Al telefono la dottoressa di turno chiedeva a mio figlio perché volesse fare la chemio. Evidentemente senza neanche guardare i referti oncologici che la richiedevano». L’amara conclusione: nessun nuovo ciclo di chemioterapia. E il 24 maggio Danilo è morto.
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