L'ANALISI
08 Agosto 2020 - 07:29
CREMONA (8 agosto 2020) - Duemila posti di lavoro svaniti nel nulla nell’arco di tre mesi, da aprile a giugno: i dati ricavati dalla Cisl dal sistema regionale Sistal attestano che l’emorragia occupazionale in provincia di Cremona non si è arrestata. Il crollo in termini percentuali, rispetto allo stesso periodo del 2019, è pesantissimo: -218,3%. «Le assunzioni – spiegano il segretario provinciale, Dino Perboni, e il segretario organizzativo, Ivan Zaffanelli – sono passate da 9.882 a 6426 del 2020 con un calo di 35%, mentre le proroghe sono rimaste stazionarie. Le trasformazioni sono diminuite da 1.134 a 937 con una flessione del 17,4%. Infine, le cessazioni sono diminuite del -20,3%, attestandosi a 8.361 rispetto alle 10.490 dello scorso anno».
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