L'ANALISI
CORONAVIRUS. LE INCOGNITE DEL RITORNO IN AULA
07 Agosto 2020 - 07:37
CREMONA (7 agosto 2020) - Orari modificati, distanziamento nelle aule, ingressi scaglionati: le scuole stanno ipotizzando di tutto per assicurare un rientro in presenza degli studenti a settembre. Ma tutto questo è sub iudice alla questione trasporti pubblici. «Come facciamo a sapere come organizzare gli orari se non sappiano quando i ragazzi arriveranno a scuola, tenendo conto che la percentuale dei fuori sede è del 30 per cento di media?»: si interrogano i presidi.
Riunioni, tavoli per concertare il nodo dei trasporti sono all’ordine del giorno. Per quanto riguarda le superiori a occuparsi della cosa è l’agenzia del Trasporto Pubblico Locale della provincia di Cremona e Mantova che riunisce le aziende Autoguidovie, Apam, Km e Line. Due gli scenari: mezzi occupati al 100 per cento della capienza, oppure solo al 60 per cento. Nel secondo caso si sarebbe la necessità di raddoppiare le corse, con costi non sostenibili e l’arrivo degli studenti alle 8 una prima tranche e alle 10 una seconda. Ovviamente con costi raddoppiati. La spesa per il trasporto scolastico è di 2milioni e 200mila euro sulle province di Mantova e Cremona. Il raddoppio richiederebbe un milione in più di investimento.
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