L'ANALISI
31 Luglio 2020 - 21:55
SAN DANIELE PO (31 luglio 2020) - Il rinoceronte del Po amava mangiare l’olivello spinoso, un tipo di pianta selvatica che produce bacche rosse. Rispetto agli altri esemplari, quello che è vissuto lungo il corso del Grande Fiume, aveva un collo più slanciato che gli permetteva di arrivare sino alle foglie di arbusti e ramoscelli. Informazioni davvero uniche quelle che un team di ricercatori hanno ottenuto analizzando il cranio fossile di rinoceronte di Merck dell’Europa Occidentale rinvenuto nel luglio 2013 da Ennio Mondoni su una spiaggia del Po nei pressi di Spinadesco e diventato uno dei reperti che impreziosiscono il museo di San Daniele Po. Davide Persico e il collega Emmanuel Biglia ricercatori dell’università di Parma infatti hanno iniziato a studiare paleontologicamente il reperto ed è stato confrontato con altri fossili di rinoceronte rinvenuti nel Po e nel torrente Stirone.
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