L'ANALISI
22 Luglio 2020 - 14:14
CREMONA (22 luglio 2020) - Le ruspe entrate in azione per consolidare la sponda del Po, nella zona di largo Marinai d’Italia, hanno stravolto l’habitat della colonia felina stanziata da anni lungo quel tratto di fiume. E hanno anche falciato animali incolpevoli, come denunciano i volontari che si prendono abitualmente cura dei gatti del Po. I membri dell’associazione Amici dei mici lamentano di non essere stati informati dei lavori in programma. E recriminano: «Se ci avessero avvisati per tempo avremmo potuto salvare gli animali».
L’intervento è in capo all’Aipo, l’Agenzia interregionale per il fiume Po. Il dirigente dell'Autorità di bacino distrettuale, Alessio Picarelli, dichiara: «Abbiamo regolarmente comunicato l’apertura del cantiere all’amministrazione comunale e, successivamente, abbiamo avvisato il servizio veterinario dell’Ats». L’Ats conferma di aver ricevuto la comunicazione di Aipo. Ma soltanto quando le ruspe avevano già sradicato alberi e estirpato gli arbusti della macchia fluviale: «Siamo stati allertati a lavori già iniziati – afferma il direttore del distretto veterinario, Pier Paolo Griffini –. Le colonie feline sono tutelate da norme sia nazionali che regionali e, in casi particolari, possono essere spostate per preservare l’incolumità dei gatti. In un caso come questo, un’opportuna comunicazione preventiva ci avrebbe permesso di concordare con il Comune e con i volontari il modo migliore per tutelare gli animali della colonia di largo Marinai d’Italia».
Intanto la vicenda entra anche nel dibattito politico. Il consigliere comunale di Forza Italia, Saverio Simi, si prepara a presentare un’interrogazione all’amministrazione per ricostruire con esattezza i passaggi cruciali della vicenda.
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