L'ANALISI
19 Luglio 2020 - 07:46
CREMONA (19 luglio 2020) - «Su 112 mila domande di regolarizzazione già esaminate, quasi 98 mila, riguardano il lavoro domestico. Ben il 70%, sanano la posizione di colf. È quanto emerge dal report del ministero dell’Interno in merito alla procedura per l’emersione prevista dall’articolo 103, del decreto legge Rilancio». Lo sottolinea Andrea Zini, vice presidente di Assindatcolf, Associazione nazionale dei datori di lavoro domestico analizzando gli ultimi dati sulla procedura di regolarizzazione che terminerà il 15 agosto. E in provincia di Cremona le domande presentate fino a ieri in Prefettura sono 480 per tutti gli ambiti interessati dal dl Rilancio: l’agricoltura, il lavoro domestico e l’assistenza alla persona. Dopo i primi giorni di avvio lento, nelle ultime settimane la corsa alla sanatoria si è fatta più competitiva. «Emerge — prosegue Zini — un dato che ci sorprende: un quarto dei datori di lavoro sono stranieri, così come è abbastanza sorprendente che sia il Bangladesh la seconda nazione di provenienza dei lavoratori». E c’è chi ipotizza che pur di conquistare finalmente il permesso di soggiorno e di mettersi in regola, si presentino quasi tutti come «colf e badanti», anche chi — come marocchini, cinesi e bengalesi — normalmente si occupa prevalentemente di servizi e attività commerciali.
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