L'ANALISI
12 Luglio 2020 - 08:52
CROTTA d'ADDA (12 luglio 2020) - Tutto esaurito: se non si parlasse di un cimitero, verrebbe da sorridere alla notizia. La dura realtà è quella di un piccolo cimitero di campagna, commisurato ai bisogni di una comunità di circa 600 anime. Una nutrita popolazione anziana, più il fattore Covid-19: risultato, nel piccolo camposanto del paese sulle rive dell’Adda è rimasto solo un loculo libero. Per fronteggiare quella che ha tutte le carte in regola per essere definita un’emergenza, la giunta guidata dal giovane commerciante Sebastiano Baroni nei giorni scorsi ha affidato il progetto per ampliare il camposanto allo studio degli architetti Luigi e Massimiliano Aschedamini di Crema che faranno tutto il possibile per accelerare i tempi, perché bisogna fare in fretta, ma la burocrazia ha le sue regole da rispettare e ci sono dei passaggi che non vanno saltati. Nel frattempo se ci fossero funerali, utilizzato l’ultimo loculo bisognerà studiare sepolture alternative come la cremazione o l’inumazione nella nuda terra. Sempre che ci siano spazi liberi. La campata con le sepolture nuove di zecca arriverà soltanto l’anno prossimo.
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