L'ANALISI
12 Luglio 2020 - 08:52
CREMONA (12 luglio 2020) - Cova sotto le ceneri del Luna Park il malumore dei giostrai. Che fermi da mesi stanno cercando il modo di rimettere in modo le proprie attrazioni e ricominciare a lavorare. Tra questi c’è Massimiliano Tagliani, membro di una delle famiglie storiche cremonesi del settore degli spettacoli viaggianti. Dopo il no alla fiera di San Pietro, Tagliani ha incassato un altro no da parte della Giunta alla richiesta di montare un autoscontro per bambini ai giardini pubblici di piazza Roma, a luglio. Le motivazioni? Sicurezza anti-Covid e impatto estetico. «Sono deluso e amareggiato - racconta il giostraio -. Mi pare che ci sia un accanimento nei nostri confronti e non capisco il perché. Mi spiego: in altre città e in altri comuni non lontani da Cremona si è trovato il modo per venire incontro alle esigenze di tutti, rispettando le misure di sicurezza. Da parte nostra c’era la massima disponibilità e attenzione su questo tema, ma non è servito. E non è bastato neppure assicurare che l’autoscontro sarebbe stata priva di musica e richiami sonori. Avremmo garantito il silenzio per non disturbare visto che ci saremmo trovati in centro. Chiedevamo solo di potere lavorare».
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