L'ANALISI
06 Luglio 2020 - 07:23
CREMONA (6 luglio 2020) - Nelle ultime settimane hanno già pagato due interventi di disinfestazione per liberarsi di scarafaggi e formiche che dalla strada raggiungono cortili, cantine e abitazioni; tagliano l’erba alta con i loro decespugliatori e per fare ritorno a casa senza danni a ruote di auto o bici guidano a zig zag. Ora, però, i cittadini di Bagnara si dicono «stanchi dell’autogestione a cui ci costringe il Comune di Cremona, che non ascolta le nostre richieste». A parlare a nome di un nutrito gruppo di residenti è Maurizio Rodolfi, che assicura di essersi rivolto più volte all’amministrazione comunale: «Anche al sindaco Gianluca Galimberti in persona – dice –, perché ho segnalato i disagi in vari modi, compreso scrivere sulla sua pagina social. La verità è che paghiamo lo scotto di essere zona di confine». E il confine della frazione Bagnara a cui fa riferimento Rodolfi è quello con il Comune di Bonemerse: «Bastano pochi metri per ritrovarci in un altro mondo: aiuole curate, strade asfaltate. Se si potesse scegliere credo che tutti qui a Bagnara preferiremmo diventare cittadini della vicina Bonemerse. Ci sentiamo cremonesi di serie B e ci chiediamo perché nessuno ci consideri».
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