L'ANALISI
21 Giugno 2020 - 07:37
CREMONA (21 giugno 2020) - Prima del Coronavirus l’allungamento della speranza di vita era dato per scontato. Anche nel 2020 il peso della popolazione over-65 sarebbe cresciuto in tutto il Paese. La pandemia cambia le carte in tavola. Dimostra che il fenomeno conosciuto come invecchiamento della popolazione non è cosa automatica. Almeno al Nord, nelle province più colpite, dove si scende dagli 84 agli 82 anni. A fare i conti è l’Istat. E sono calcoli basati su uno scenario «moderato». Non è escluso che le perdite siano più attenuate, come non si può mettere la mano sul fuoco su eventuali peggioramenti delle stime.
L’ipotesi pessimistica vede, infatti, la riduzione arrivare fino a 5 o 6 anni. Proprio quella che emergeva da uno studio della Bocconi sulle province più colpite dal Coronavirus. Nel Cremonese la pandemia ha provocato in campo maschile un crollo dell’aspettativa di vita di quasi 6 anni. Tra le donne il dato è di poco inferiore.
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