L'ANALISI
11 Giugno 2020 - 07:40
CREMONA (11 giugno 2020) - «La burocrazia ci ucciderà». Sono amareggiati e delusi, i giostrai del Luna Park di Cremona. Ieri mattina doveva essere la giornata decisiva per conoscere il loro destino e quello della tradizionale fiera, da agganciare in extremis e da organizzare nelle ultime due settimane di giugno. Invece, la riunione che si è tenuta in mattinata in municipio con i tecnici comunali non ha portato ad alcuna decisione: «Ci hanno messo di fronte una serie di paletti e di tempistiche troppo lunghe — spiega Pierluigi Turconi, che insieme alle famiglie storiche Piccaluga e Manucci fa parte del comitato interno del luna park di Cremona —. Anche se non lo hanno detto no apertamente, percepiamo che è come se stessero facendo in modo che l’evento non si faccia». Turconi, che arriva da Torino, ha partecipato a tutti gli incontri che in queste settimane si sono susseguiti, compreso quello in Prefettura durante il quale sono state dettate le linee guida per garantire la sicurezza e le misure di contenimento del contagio da Covid.
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