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CORONAVIRUS. LA RIPARTENZA

Gallera: «Le Rsa riaprono in sicurezza»

Approvata la delibera regionale. Tamponi e test sierologici prima dell'accesso degli ospiti

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

09 Giugno 2020 - 17:07

Gallera: «Le Rsa riaprono in sicurezza»

MILANO (9 giugno 2020) -  'Le strutture residenziali e semiresidenziali possono riaprire in totale sicurezza: sono previsti test sierologici e tamponi per i nuovi accessi, la presa in carico in appositi centri Covid dei positivi, percorsi di screening e di formazione continua per gli operatori'. L'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, commenta cosi' la delibera approvata oggi dalla Giunta regionale in merito alla riapertura delle RSA - RSD in Lombardia e della disciplina delle attivita' di neuropsichiatria e si sostegno alle dipendenze a seguito dell'emergenza COVID. 'Abbiamo agito nella consapevolezza di dover trovare un equilibrio molto delicato - ha spiegato Gallera - fra le esigenze delle famiglie di garantire ai propri cari una adeguata presa in carico con le formule di assistenza necessarie e la necessita' di mettere in sicurezza le strutture residenziali, semi residenziali e ambulatoriali con un'attenzione particolare alle situazioni di particolare fragilita' degli ospiti'.

Le visite sono consentite solo in situazioni di particolare necessita' e devono essere concordate e autorizzate dal Gestore.

'Questo provvedimento e' stato costruito con un approfondito confronto con le associazioni dei gestori - ha aggiunto Gallera - e individua percorsi specifici per l'accesso alle strutture. Nelle scorse settimane, le ATS della Lombardia hanno disposto l'esecuzione di tamponi a tappeto per ospiti e operatori in servizio, con l'isolamento o il ricovero all'occorrenza dei casi positivi'.

Le nuove procedure prevedono un'accurata verifica preliminare volta ad escludere la presenza di sintomi sospetti per COVID-19 e/o l'esposizione a casi COVID-19 nei precedenti 14 giorni e la valutazione della possibilita' di effettuare un efficace isolamento domiciliare. Al paziente presso il suo domicilio (mediante erogatore ADI se non direttamente effettuabile dal personale della U.d.O. residenziale) viene effettuato il tampone naso-faringeo e test sierologico per COVID-19, prevedendo, al contempo, l'isolamento a domicilio del paziente stesso per il periodo di tempo intercorrente tra l'esecuzione dei prelievi e l'ingresso in struttura.

In base ai risultati di laboratorio si distinguono le seguenti possibilita': a) sierologia negativa e tampone negativo: prolungare l'isolamento domiciliare e ripetere dopo 14 giorni i tamponi che, se risultano entrambi ancora negativi, garantiscono l'ingresso dell'ospite struttura residenziale.

b) sierologia negativa e tampone positivo: avviare percorsi di presa in carico specifici verso strutture di ricovero a carattere sanitario appositamente individuate, in accordo con l'utente (o con il suo legale rappresentante) e il MMG e coinvolgendo i familiari.

c) sierologia positiva e tampone negativo: prolungare l'isolamento fiduciario e si puo' procedere all'ingresso dell'ospite.

d) sierologia positiva e tampone positivo: avviare percorsi di presa in carico specifici verso strutture di ricovero a carattere sanitario appositamente individuate, in accordo con l'utente (o con il suo legale rappresentante) e il MMG e coinvolgendo i familiari.

Per gli ospiti/pazienti candidati al rientro verso un'unita' d'offerta sociosanitaria residenziale riconducibile a collettivita' chiusa (esempio: RSA, RSD, ecc.), proveniente da altra struttura (generalmente dopo ricovero presso ospedale per acuti), se ospite/paziente COVID-19 e' guarito totalmente e' possibile il suo rientro;

- se ospite/paziente COVID-19 guarito clinicamente in attesa di negativizzazione, si avviano percorsi di presa in carico specifici verso strutture di ricovero a carattere sanitario appositamente individuate; In tal caso le prescrizioni ricalcano i punti sora indicati.

Screening sierologici e tamponi sono previsti anche per gli ospiti delle strutture residenziali che si avvalgono periodicamente di prestazioni ambulatoriali all'esterno dell'unita' d'offerta di provenienza.

Il provvedimento disciplina anche percorsi di formazione specifica per gli operatori, screening e controlli accurati delle loro condizioni di salute con il divieto di accesso alla struttura in caso di sintomatologia riferibile al Covid. Lo stesso vale per i fornitori di servizi o di prestazioni.

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Commenti all'articolo

  • edgardo.berticelli

    10 Giugno 2020 - 02:34

    Esiste uno studio epidemiologico che mette in relazione "la carneficina" verificatasi nella quasi totalità delle RSA e la presenza di aerazione forzata, durante l'intero anno, nelle strutture? Ho il sospetto che tale fatto sia responsabile, anche in grandi percentuali, della "carneficina".

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