L'ANALISI
05 Giugno 2020 - 07:14
SORESINA (5 giugno 2020) - Libertà fa rima con inciviltà. Non solo nella lingua italiana, anche nelle strade, nei parchi e negli spazi pubblici di Soresina. La fine del lockdown, e la possibilità di tornare a rioccupare i luoghi che nella fase più acuta della pandemia erano stati necessariamente abbandonati, hanno finito per rinfocolare le vecchie, pessime, abitudini accantonate durante la quarantena. Non se ne sentiva la mancanza, ma sono ripresi i bivacchi serali di giovani e meno giovani, e sono riapparsi, il mattino seguente, gli scarti degli spuntini notturni all’aperto: confezioni di biscotti, lattine di birra o di altre bibite, bottiglie, cartacce assortite e la solita plastica. Pessimo spettacolo di cui la città non aveva bisogno e che il sindaco Diego Vairani, sui social, ha prontamente condannato: «L’emergenza non è ancora finita ma appare del tutto evidente che questa esperienza non ha cambiato proprio tutti. Le persone hanno iniziato a frequentare nuovamente i luoghi pubblici lasciando il segno del loro passaggio. Maleducazione e ignoranza la fanno da padroni in questo inizio di Fase 2».
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