L'ANALISI
01 Giugno 2020 - 06:40
CASALMORANO (1 giugno 2020) - Da Bruxelles a Casalmorano per riprendere e documentare dove la pandemia ha colpito di più, dove il virus ha fatto più male. Ieri mattina una troupe della Vrt (la Rai belga per intenderci) ha puntato i riflettori sul piccolo centro cremonese, scelto come prima tappa, l’unica lombarda, di un reportage sull’Italia ferita che durerà due settimane. Un viaggio per mostrare l’impatto generato dal Covid sul tessuto sociale del nostro Paese. Impatto che popoli come quello belga, colpiti in modo molto meno aggressivo, faticano realmente a immaginare.
Perchè iniziare le riprese proprio dalla provincia di Cremona e non da Codogno o da una ex zona rossa? Semplice: nelle loro ricerche il giornalista Wilem Van Mullem e gli operatori video Tine Cafmeyer e Werner Van de Bulck si erano imbattuti nell’indagine statistica pubblicata da Il Sole 24 Ore che annoverava Casalmorano come il Comune con il più alto numero di decessi, in termini percentuali, nel periodo marzo-aprile. «Siamo venuti qui per sentire le voci delle persone, per ascoltare le loro storie. In queste zone il Coronavirus ha mostrato il suo lato peggiore e sferrato i suoi colpi più duri: vogliamo raccontare come ha reagito e come sta reagendo la gente italiana».
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