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BASSA PIACENTINA

Caccia al piromane di Caorso

Indagini dell’Arma sui roghi simultanei di domenica, analogie con gli episodi di Piacenza. Il sindaco: «Sostanze infiammabili gettate dall’auto, registrazioni telecamere al vaglio»

Cinzia Franciò

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cfrancio@laprovinciacr.it

12 Maggio 2020 - 06:56

Caccia al piromane di Caorso

CAORSO (12 maggio 2020) - Tra fieno ed erba anneriti dalle fiamme i vigili del fuoco di Piacenza hanno ritrovato i resti di materiale infiammabile, probabilmente gettato tramite bottigliette da un’auto in corsa. È questa l’ipotesi investigativa sui piccoli incendi dolosi divampati quasi contemporaneamente domenica pomeriggio, e che hanno tenuti impegnati a lungo sia i pompieri sia i carabinieri della compagnia di Fiorenzuola d’Arda.  A bruciare sono state le sterpaglie a lato dell’ex statale Padana Inferiore nelle vicinanze del quartiere residenziale Peep, lungo la strada provinciale per Muradolo in tre distinti punti, sulla strada che collega alla frazione Zerbio nei pressi del campo sportivo comunale, con roghi su entrambi i lati e sulla salita. I focolai più ampi sono stati quelli in via Fermi in direzione Zerbio, dove le fiamme si sono avvicinate anche all’area del deposito comunale. Nessun danno, anche perché gli interventi del 115 sono stati tempestivi, ma inevitabili rabbia e sconcerto dei residenti.

«Anche io mi sono recata sul posto per cercare di capire cosa stesse accadendo – spiega il sindaco Roberta Battaglia –. Per il momento sembra esclusa l’ipotesi dei ragazzini in bicicletta, ma potrebbero esserci invece collegamenti con episodi simili avvenuti nei giorni scorsi a Piacenza. Il piromane potrebbe essere passato in auto, gettando qualcosa dal finestrino. Sono state acquisite le registrazioni delle telecamere di sorveglianza del paese nel tentativo di individuare eventuali passaggi sospetti».

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