L'ANALISI
09 Maggio 2020 - 08:06
MONTICELLI D'ONGINA (9 maggio 2020) - Stava prelevando fanghi lungo il Po fra l’Oasi de Pinedo e il tratto di fiume di San Nazzaro che porta allo sbarramento, quando la sua attenzione è stata attirata da un bellissimo uccello mai visto prima: un’aquila, prima appollaiata sui rami di un albero e poi volata via rivelando un’apertura alare che lascia poco spazio ai dubbi. Secondo gli esperti dovrebbe trattarsi addirittura di un’aquila di mare, specie rarissima in Italia. L’inatteso incontro ha avuto come protagonista il monticellese Luigi Vecchia, grande conoscitore del Po che qualche giorno fa era alle prese con prelievi su incarico dell’Arpa: «Ero con un ragazzo che vive sulle colline marchigiane – racconta Vecchia –, che aveva con sè un binocolo e quindi ha potuto osservare con più attenzione l’esemplare. Io ho scattato qualche foto con il telefono e ho subito pensato si trattasse di un’aquila, soprattutto perché a occhio nudo l’apertura alare sembrava non meno di un metro e mezzo. Nei prossimi giorni dovrò tornare per altri prelievi, di pesce e fanghi, che rientrano nei controlli periodici di Sogin e Arpa. Cercherò di portare una macchina fotografica professionale, nella speranza di un secondo incontro».
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