L'ANALISI
06 Aprile 2020 - 14:42
Stefano Lodigiani con il figlio Mattia durante un’uscita
CREMONA (6 aprile 2020) - La mattina, due passi verso il naviglio. «Perché Matti è felice quando vede l’acqua, gli piace molto, l’acqua gli dà una sensazione di benessere». Mascherina, si è guardato un po’ attorno, ha osservato le anatre, la natura, «perché Matti è un osservatore». E, su in cielo, «gli uccelli che gli mettono allegria». Mezz’oretta, non di più, tra la natura. Il pomeriggio l’ha trascorso in casa, giocando un po’ a palla, un po’ disegnando. La domenica delle Palme è passata via senza sguardi incollati addosso.
Mattia ha 9 anni ed è un bimbo speciale, come lo sono tutti i bambini e i ragazzi autistici.
«Nei giorni scorsi, mentre camminavamo per strada, mi sono sentito gli sguardi della gente addosso, come se fossi un padre scriteriato. In un paio di casi, fortunatamente isolati, qualcuno mi ha insultato a gesti». Papà Stefano Lodigiani vuole spiegare che «noi abbiamo l’autorizzazione della Regione e la certificazione da parte della Neuropsichiatria che autorizza, appunto, ai bambini e ragazzi autistici ad avere un momento di svago, ad uscire, camminare, sempre, ovviamente, osservando tutte le regole e le precauzioni: cerchiamo di andare in posti non affollati, ma questo vale per tutti, vicino a casa, adesso con la mascherina che è obbligatoria». Perché «in questo modo, i nostri figli possono scaricare la loro energia, che è molta. Sono bambini molto carichi».
Papà Stefano lancia un appello: «Se vedete genitori con bambini, non guardateci male, abbiamo le autorizzazioni. Non è bello e non è il caso, che io vada in giro con una etichetta sulla schiena. Sino ad un mese fa, non è mai successo, mentre ora hai la percezione che non è così campata per aria».
A Mattia, l’emergenza sanitaria, mamma e papà l’hanno spiegata così: «Gli abbiamo raccontato che c’è un virus cattivo: bisogna stare attenti, bisogna mettere la mascherina. Gli abbiamo fatto vedere che mamma e papà la tengono su. Gli abbiamo fatto vedere le fotografie delle sue figurine con le mascherine, le fotografie dei vicini di casa con le mascherine. Abbiamo lavorato sulle immagini. E per Matti uscire con la mascherina è una cosa normale».
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