L'ANALISI
04 Aprile 2020 - 07:51
OSTIANO (4 aprile 2020) - Avevano lanciato l’allarme il 13 marzo scorso con un appello accorato inviato ad ATS Valpadana e ad ASST. Nella lettera i 23 direttori sanitari delle strutture del cremonese avevano denunciato lo stato di emergenza, la mancanza di strumenti di protezione per affrontare l’emergenza Covid-19, l’impossibilità di individuare i casi asintomatici per isolarli, oltre che tenere sotto controllo le condizioni di salute del personale sanitario. Fino all’altro ieri quell’appello sembrava essere rimasto inascoltato, mentre il numero dei morti nelle residenze socio assistenziali, aumentavano. Le Rsa sono luoghi in cui il Covid-19 miete vittime in maniera sistematica. Ieri la bella notizia, annunciata da Antonio Quattrone, direttore sanitario della fondazione Bruno Pari: «Ci hanno ascoltato, forse qualcosa si è mosso — ha raccontato con grande soddisfazione al telefono —. Sono arrivati i tamponi, l’ASST Val Padana ci ha mandato una nota, a noi come alle altre Rsa del territorio. Abbiamo ricevuto in totale 75 tamponi per fare lo screening dei pazienti asintomatici. In tutto ora abbiamo 94 ospiti e stiamo curando coloro che hanno sintomi da Coronavirus, in un reparto a parte. I tamponi ci permetteranno di individuare gli asintomatici e procedere a ulteriore isolamento. Ci hanno detto che una volta fatti i tamponi avremo i risultati dal laboratori prestissimo, forse già lunedì. Mi sono sentito con una collega di Casalbuttano e anche a loro l’ATS ha fornito tamponi sia per i pazienti sintomatici che per quelli asintomatici e per questo mi viene da pensare che il trattamento sia stato fatto per tutte le nostre Rsa della provincia». Nelle parole di Antonio Quattrone c’è la soddisfazione di chi si sente in grado, finalmente, di tutelare i propri pazienti e di fare in modo che questo blocchi il contagio.
Ed infatti nella nota di chiarimento di Ats Val Padana sui tamponi nelle Rsa per operatori, sanitari, sociosanitari e sanitari si legge: «In linea con le indicazioni regionali e in accordo con le ASST del territorio, l’ATS della Val Padana ha definito i percorsi per l’esecuzione dei tamponi anche per gli operatori sanitari e sociosanitari delle RSA che devono rientrare al lavoro dopo assenza per patologia potenzialmente Covid, o che presentano sintomatologia febbrile a inizio turno. Ne sono stati già effettuati oltre 300 in collaborazione con le ASST nella provincia di Cremona».
Per quanto riguarda i pazienti invece l’ATS stabilisce: «Per quanto riguarda la questione relativa ai tamponi per gli ospiti sintomatici delle RSA è stato impostato un modello organizzativo che prevede il prelievo del campione sugli ospiti direttamente nelle Strutture, ad opera delle stesse. Alle Strutture Sociosanitarie sono state, quindi, fornite indicazioni precise circa i riferimenti dei laboratori delle ASST a cui rivolgersi per ricevere i tamponi necessari, la formazione e l’addestramento del personale, nonché le istruzioni per la conservazione ed il trasporto dei campioni al laboratorio».
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