L'ANALISI
28 Marzo 2020 - 08:02
La formazione dell'Acquanegra
CREMONA (28 marzo 2020) - Non potendo scendere in campo con parastinchi e scarpini, il popolo del calcio dilettantistico ha deciso di farlo metaforicamente, attraverso donazioni e raccolte fondi. Davanti alla pandemia non esistono colori: tutti uniti al fianco degli ospedali. Dal Casale Cremasco alla Primavera di San Daniele Po, passando per Acquanegra, Grumulus, Sestese, Spinadesco, Iuvenes Capergnanica, Vailate, e ancora Castelverde, Casalese, Casaletto, Esperia, Martelli, Offanenghese, Salvirola, Sergnanese (che hanno già donato nelle scorse settimane), la catena della solidarietà continua ad allargarsi lungo la cartina geografica del calcio provinciale. L’obiettivo è comune. Sostenere le strutture sanitarie di Cremona, Crema e Casalmaggiore attraverso contributi economici spontanei, multe di spogliatoio convertite in donazioni. Gesti genuini, di cuore, piccoli solo in apparenza. Perché insieme, uno dopo l’altro, si stanno traducendo in un sostanzioso aiuto verso chi assiste i pazienti in prima linea.
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