L'ANALISI
Cremasco. Soffrono anche le iniziative storiche come il carnevale e la tortellata
07 Aprile 2013 - 14:57
La crisi economica nel Cremasco si fa sentire anche nel settore del turismo. Tra il 2011 e il 2012 si è infatti registrato un calo del 17% di presenze in città che l’anno scorso sono state 11.548. Una discesa verticale che non viene frenata dalle feste più celebrate del territorio: il Carnevale cremasco e la tortellata. I mesi di febbraio e agosto sono infatti quelli di maggior stallo per il movimento turistico secondo i dati forniti nella ricerca pubblicata dalla provincia di Cremona. Negli ultimi due anni le presenze in agosto in città si sono attestate sulle 400 unità e si è trattato del mese con i numeri più scarni, mentre il picco è stato registrato nei periodi primaverile e autunnale ed in particolare a ottobre: sono stati 1.339 i turisti che hanno visitato i monumenti cittadini o assistito alle iniziative locali. Non si tratta di un turismo mordi e fuggi, visto che il numero di pernottamenti nelle strutture cittadine è passato da 32.390 nel 2011 a 25.764 nel 2012 con una media che supera le due notti per ogni presenza e anche in questo caso nel mese di agosto si è registrato un calo consistente. Flessione che riguarda sia il turismo degli italiani che stranieri, che rappresentano il 35% del totale sono calati in misura inferiore.
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