L'ANALISI
19 Marzo 2020 - 16:18
L'assessore Maura Ruggeri
CREMONA (19 marzo 2020) - “In regime di lezioni sospese in tutte le scuole con bambini e ragazzi a casa supportati da forme di didattica a distanza, stiamo ricevendo diverse segnalazioni di famiglie preoccupate per l’impossibilità di recuperare materiale cartaceo o di stampare, piuttosto che fotocopiare, schede per eseguire gli esercizi assegnati. Non ci sono effettivamente possibilità, allo stato attuale, per far fronte a tali esigenze con esercizi commerciali chiusi e supermercati che non possono vendere materiale per uso didattico per decreto governativo. Non abbiamo pertanto soluzioni per tali segnalazioni, se non rivolgere un appello agli insegnanti ed ai dirigenti scolastici, affinché, data la situazione, si eviti di far riferimento ad allegati che richiedono stampe o supporti cartacei aggiuntivi, ma di utilizzare il più possibile i libri di testo ed il materiale didattico di cui gli alunni già dispongono”.
Così dichiara l'Assessore all'Istruzione Maura Ruggeri per rispondere alle varie segnalazioni che stanno pervenendo in Comune in merito alla didattica a distanza.
“Un altro problema connesso all’emergenza che stiamo vivendo – aggiunge l'Assessore - è quello che possiamo definire un 'digital divide didattico', cioè il divario tra chi a casa, in famiglia, può avere un accesso adeguato ad Internet e chi non ce l’ha. Tutte le famiglie o quasi dispongono di un cellulare, magari di ultima generazione, ma non tutte hanno un computer ed una buona connessione in modo da permettere ai bambini ed ai ragazzi di utilizzare la didattica a distanza e, quando si tratta di bambini, non basta lo strumento, occorre anche un accompagnamento se non si tratta solo di gioco, ma di lavoro scolastico e non tutti purtroppo hanno la possibilità di essere seguiti ed accompagnati”.
“È un tema che ci stiamo ponendo - prosegue l'Assessore Ruggeri - e su cui occorrere riflettere per trovare soluzioni a breve, almeno per quanto riguarda la possibile fornitura di strumenti, ma che necessitano di azioni di più ampio respiro perché la didattica a distanza, in particolare per i bambini, richiede comunque sempre un accompagnamento relazionale che, in assenza della presenza in classe, deve comunque essere assicurata se vogliamo che l’accessibilità alle tecnologie digitali sia effettivamente garantita a tutti”.
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