Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

EMERGENZA SANITARIA

Coronavirus, «Serve lo screening a tutti gli operatori socio-assistenziali»

Appello all’Ats del presidente Arsac Montini: «Massimo rischio». Arrivate 30 mila mascherine certificate per chi è in prima linea

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

18 Marzo 2020 - 07:23

Coronavirus, «Serve lo screening a tutti gli operatori socio-assistenziali»

CREMONA (18 marzo 2020) - La buona notizia è l’arrivo delle mascherine. Tante (trentamila) e certificate. Ma c’è un fronte aperto che preoccupa e sul quale Walter Montini, presidente Arsac, chiama direttamente in causa Ats, incalzando l’azienda sanitaria con una proposta precisa: «In questo momento, a mio parere, la prima esigenza da prendere in considerazione è lo screening di tutti gli operatori che lavorano nelle strutture socio-assistenziali della provincia. Dotarli di protezione è importante, senza dubbio, ma ancora più fondamentale è accertare l’eventuale positività di chi, pur avendo contratto il virus, non presenta sintomi. È questo il pericolo che dobbiamo arginare, perché sappiamo bene che molte persone superano la malattia senza accorgersi d’averla avuta. Dobbiamo essere consapevoli che se il Covid-19 riuscisse a penetrare in una casa di riposo, i danni sarebbero irreparabili. Per questo sostengo di introdurre ed effettuare il tampone obbligatorio a tutti i dipendenti delle Rsa».
Nei giorni scorsi Montini, facendo proprio il grido d’allarme lanciato da molte strutture cremonesi, aveva sottolineato la necessità di tutelare ospiti e operatori con la fornitura di guanti e mascherine, esaurite o in corso di esaurimento in quasi tutte le case di cura. Allarme, quest’ultimo, che sembra destinato a rientrare.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400