L'ANALISI
07 Marzo 2020 - 20:32
ROMA (7 marzo 2020) - Si va verso la chiusura di Cremona, così come di tutta la Lombardia e di altre 11 province (comprese le confinanti Piacenza e Parma) fino al 3 aprile. Il provvedimento rientra nelle nuove misure nazionali stabilite del Governo per arginare l'emergenza Coronavirus e che dovrebbero essere varate nelle prossime ore.
IL DOCUMENTO [SCARICA]
Nell'articolo 1 della bozza del nuovo decreto del governo compare il divieto di ingresso e di uscita dalla Lombardia e da altre 11 province, e l'estensione delle zone controllate a Piemonte ed Emilia-Romagna.Le province diventate "zona rossa" sono Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti e Alessandria.
Questi i punti dell'articolo 1 della bozza che richiedono i maggiori chiarimenti:
Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19 nella regione Lombardia e nelle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti e Alessandria sono adottate le seguenti misure
CORONAVIRUS, COME PROTEGGERSI ED EVITARE LA DIFFUSIONE [SCARICA]
In queste aree, inoltre, saranno chiuse tutte le palestre, piscine, spa e centri benessere. Chiuse le scuole. Chiusi anche cinema e teatri, mentre bar e ristoranti saranno aperti solo se potranno garantire la distanza tra i clienti. Non saranno celebrati matrimoni e funerali e saranno sospese le funzioni religiose. Le competizioni sportive all'aperto sono ammesse solo a porte chiuse. I centri commerciali dovranno essere chiusi solo nel week end.
"La bozza del provvedimento del Governo - che ho ricevuto solo in serata - sembra andare nella direzione del contenimento della diffusione del virus, invitando - con misure più incisive - i cittadini alla prudenza". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. "Ciò detto - ha continuato - non posso non evidenziare che la bozza del DPCM è, a dir poco, 'pasticciata' e necessita da parte del Governo di chiarimenti per consentire ai cittadini di capire cosa si può fare o meno. La confusione è evidenziata anche dalle moltissime chiamate che stanno giungendo al mio telefono e a quello di chi da giorni è al mio fianco per affrontare questa emergenza".
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