L'ANALISI
EMERGENZA SANITARIA
07 Marzo 2020 - 12:20
CREMONA (7 marzo 2020) - Società canottieri chiuse, o meglio sono sospese tutte le attività ludiche e sportive, al chiuso e all’aperto a causa del Coronavirus. ‘Dunque sostanzialmente chiuse’ afferma il presidente di Assocanottieri Maurilio Segalini che aggiunge ‘i cancelli rimangono aperti, se uno vuole andare al bar può farlo secondo le disposizioni delle autorità, ma tutto il resto è chiuso: palestre, campi da calcio, da tennis e polivalenti, docce e spogliatoi, è sospesa ogni attività agonistica e di allenamento dei canottieri, vietate anche le uscite in barca di amatori e appassionati’. Una delle attività, assieme alle partire amatoriali di tennis, che in questi giorni aveva mantenuto, in qualche modo, vive le società (pur con le docce sprangate e la corsa a casa per evitare raffreddori o peggio). Un provvedimento preso solo in casi di emergenza gravi, come le grandi piene, che coinvolgono: la Bissolati, Flora, Baldesio, Dopolavoro ferroviario, Mac e Club Velico, le due società casalesi Eridanea e Amici del Po e la piacentina Ongina. Stessa decisione anche per gli altri centri sportivi cremonesi: Cral Tamoil e Ast, Stradivari e San Zeno.
"L'Associazione delle Canottieri, in relazione all’attuale emergenza sanitaria che ha costretto tutte le istituzioni del nostro Paese ad adottare provvedimenti di idonea e rigorosa restrizione relativamente all’utilizzo di impianti ed attrezzature sportive (di ogni genere e quindi non solo dei consueti attrezzi da palestra, ma anche di barche, canoe ed altre dotazioni tecniche del mondo dello sport), vuole puntualizzare che in tutte le sue componenti rappresentative (8 associazioni del territorio della provincia cremonese e 1 di quella piacentina) ha condiviso e applicato la totale chiusura di palestre, palazzetti, impianti sportivi al chiuso e all’aperto, al fine di evitare ogni possibile estensione del contagio e dell’epidemia già in corso. Anche se la normativa emanata potrà consentire il parziale utilizzo di alcuni impianti “ma solo a determinate condizioni”, l’Associazione precisa che "le nostre Canottieri non sono in grado di garantire un presidio medico costante per tutta la durata di qualsiasi attività sportiva (dalla mattina alla sera per ogni impianto utilizzato), non dispongono di strumenti di monitoraggio e di verifica dell’affluenza di persone nei singoli ambienti di attività sportiva al chiuso o all’aperto, men che meno riescono a sanificare in tempo reale tutti gli ambienti eventualmente occupati e le attrezzature di ogni tipo utilizzate da atleti e allenatori. Pur consapevoli dei grandi disagi che ogni nostro iscritto e ogni nostro atleta sta avendo nello svolgimento della propria attività quotidiana, l’Associazione ritiene che nulla può essere più importante della salvaguardia della salute di tutti i suoi associati, evitando ogni ulteriore pericolo ad una situazione già difficile e grave per l’intera comunità italiana".
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