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EMERGENZA SANITARIA

«La vita dei bimbi adesso è stravolta: date loro certezze»

Le risposte e i consigli anti paura della psicologa Anna Bandera

Nicola Arrigoni

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cfrancio@laprovinciacr.it

07 Marzo 2020 - 10:28

«La vita dei bimbi adesso è stravolta:  date loro certezze»

Anna Bandera

CREMONA (7 marzo 2020) - I bambini sono a casa da scuola: il periodo si allunga, le tensioni crescono, la noia si affaccia su una quotidianità che libera dalle lezioni sembrava il regalo di una vacanza inaspettata. Invece, sempre più, bisognerà fare i conti con una sorta di sospensione della vita, oltre che con la paura che serpeggia. Come fare allora? Come comportarsi con i propri figli? Come rassicurarli? Domande che ogni genitore si fa. E alle quali risponde Anna Bandera, psicologa specializzata nelle problematiche infantili e adolescenziali. «I bambini stanno vedendo sovvertiti tutti i ritmi della loro vita, come noi adulti d’altronde. Ma per i più piccoli, che fanno della prevedibilità, della ritualità delle abitudini e del quotidiano un motivo di sicurezza, è tutto più pesante. Per loro il rischio è il crollo delle certezze, il disorientamento».

Il prolungamento del periodo di chiusura delle scuole certo non aiuta, sembra di capire.
«Dopo un’iniziale euforia, normale, per la chiusura delle scuole, adesso subentra la noia, la consapevolezza che risulta più difficile incontrare gli amici. Sono poi chiuse le attività di allenamento, gli oratori. Da un giorno all’altro i bambini si sono visti azzerare le loro reti di socialità. Questo può diventare un problema».

E poi, ora, stanno arrivando i compiti.
«C’è questo aspetto che rischia di portare ancora più ansia. I professori inviano i compiti, preoccupati dei giorni di lezione persi e in ottemperanza ai dettami ministeriali. I genitori si sentono in colpa perché lavorando non riescono a seguire i figli. E poi non è detto che tutti sappiano aiutare i loro ragazzi nei compiti. Non aiuta il telelavoro: alla fine è sempre lavoro anche se a casa. La stessa sovrapposizione degli spazi domestici e professionali riguarda non solo gli adulti, ma anche bambini e ragazzi con la didattica a distanza».

I genitori come devono comportarsi?
«La situazione risulta straordinaria, difficile, strana. È facile cadere in stati emotivi di allerta, angoscia e confusione. I bambini dipendono completamente dai genitori. Vivono i loro stati emotivi e sono estremamente permeabili. La presenza di mamma e papà li rassicura. Per questo è importante non assumere comportamenti ansiogeni, non trasmettere loro la nostra paura».

 Leggi tutta l'intervista su La Provincia di oggi

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