L'ANALISI
29 Febbraio 2020 - 16:56
CREMONA (29 febbraio 2020) - «Sono 120 i pazienti ricoverati in ospedale con sintomi da Coronavirus conclamati. Si tratta perlopiù di pazienti che arrivano dalla zona rossa o di cremonesi che hanno avuto contatti con persone di Codogno», spiega Rosario Canino, direttore sanitario dell’Asst di Cremona. «Abbiamo rivoluzionato gli spazi ospedalieri venendo in soccorso alle esigenze di questa emergenza. Nella palazzina degli infettivi abbiamo in tutto 44 posti letto per i casi più gravi. Poi abbiamo trasformato i due reparti di chirurgia al terzo piano destinando così una sessantina di posti per i pazienti risultati positivi al Coronavirus con sintomi che necessitano ricovero».
In città si è diffusa la voce che siano stati richiamati a lavorare medici e infermieri asintomatici, ma che dovevano stare in quarantena. Corrisponde a realtà? «No. È una voce falsa, una fake news. Nessun operatore sanitario è stato richiamato in servizio dalla quarantena. La voce si spiega, forse, se la leghiamo ai casi di operatori rientrati al lavoro, dopo aver ricevuto il risultato negativo del tampone».
È vero che Cremona ha più casi del resto della Lombardia? «Direi di no. Ciò che sta accadendo è che a fronte di una patologia simil influenzale sono in netta crescita i casi di decadimento della situazione, di peggioramento delle condizioni respiratorie in pazienti anziani o con patologie pregresse».
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