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«I bimbi siriani hanno fame, aiutiamoli»

Appello del parroco come aderire al progetto per l’orfanotrofio Amici di San Charbel. Don Federico Celini: «Per adottare un piccolo a distanza basta un euro al giorno»

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

27 Febbraio 2020 - 07:01

«I bimbi siriani hanno fame, aiutiamoli»

Don Federico Celini con il padre maronita Charbel Eid

SOSPIRO (27 febbraio 2020) - Una mano tesa verso i bambini orfani vittime della guerra in Siria, Libano e Iraq. Don Federico Celini, parroco di Sospiro, incaricato diocesano per la pastorale ecumenica e il dialogo interreligioso, da qualche settimana è tornato da quelle terre martoriate dai conflitti e ha deciso di proporre l’adozione a distanza dei bambini dell’orfanotrofio San Charbel di Daroun Harissa, in Libano.

«Ho avuto modo di visitare la struttura – spiega il sacerdote sospirese – che ospita 300 bambini con età compresa tra i 4 e i 17 anni, vittime della guerra, gestita dai padri Maroniti diretti da padre Elie Korkomaz. Si trovano in buone condizioni, sono accuditi e fanno lezione ma il vero problema resta quello di dar loro da mangiare».

Come aderire a questa catena solidale lo spiega il sacerdote. «Le persone interessate possono contattare direttamente me oppure Marinella Scotti Rivaroli o Margherita Grandi Varoli. Con un solo euro al giorno, ovvero 30 euro al mese, si potrà aiutare un bambino dell’orfanotrofio a sfamarsi, vestirsi, lavarsi e andare a scuola. Basterebbe rinunciare a un gelato, un sacchetto di patatine, un caffé o qualche sigaretta» conclude il sacerdote.

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