L'ANALISI
25 Febbraio 2020 - 07:30
SESTO (24 febbraio 2020) - «Il Comune di Sesto deve pagare all’Unione Lombarda Soresinese 105 mila euro». L’ordine arriva dal Tar di Brescia, che ha accolto il ricorso presentato dall’ente guidato dal sindaco di Castelvisconti Giancarlo Sisti per farsi rimborsare spese di personale, consulenza, segreteria e cancelleria sostenute negli anni 2017 e 2018 anche per Sesto. La giunta però non vuole dare neppure un centesimo ed è pronta a ricorrere sempre al Tar contro il decreto ingiuntivo (ha tempo 40 giorni dalla sua notifica avvenuta il 4 febbraio scorso), perché considera il credito vantato «assurdo, ingiustificato e illegittimo». Il mandato a resistere in giudizio è arrivato nei giorni scorsi all’unanimità dal consiglio comunale. Le ragioni con le quali Sesto giustificherà il suo rifiuto sono state spiegate dal sindaco Francesca Maria Viccardi: «La pretesa del rimborso è infondata – ha chiarito il primo cittadino – perché un riparto articolato delle spese fra i comuni dell’Unione non l’abbiamo mai ricevuto e poi a Sesto l’Unione stessa non ha mai garantito alcun servizio e dunque non può pretendere nulla, anche perché nel novembre del 2017, con dieci voti a favore, tra cui quello del consigliere di minoranza di Sesto Giuseppe Angelini e nove contrari, dopo aver accettato il nostro ingresso, ha bocciato il trasferimento delle funzioni previste dalla legge, atto che ci avrebbe consentito di essere operativi; ad essere inadempiente semmai è l’Unione stessa che così facendo ha violato il suo statuto».
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