L'ANALISI
18 Febbraio 2020 - 16:25
ANNICCO (19 febbraio 2020) - Con la solita scusa dell’acqua contaminata si fa aprire la porta di casa da un’ottantenne e, una volta in cucina, non esita a intossicarla spruzzando una sostanza irritante. L’anziana accusa forti fastidi agli occhi e alla gola, e nel momento di maggior fragilità il falso tecnico passa al setaccio tutte le stanze alla ricerca di oro e gioielli. Rovista ovunque ma alla fine non trova nulla e se ne va a mani vuote, a bordo di un’auto parcheggiata in strada e guidata da un complice. Tecnicamente il furto non si concretizza ma per la pensionata è una magra consolazione: mortificata per aver ecceduto in ingenuità ed essersi fatta raggirare, trascorre le ore successive a casa della figlia avvertendo ancora nitidamente i sintomi provocati dallo spray estratto dall’impostore. Fastidi accusati, seppur in forma minore, anche dai familiari accorsi nella sua abitazione dopo essere stati allertati dalla stessa ottantenne.
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