L'ANALISI
14 Febbraio 2020 - 19:12
CREMONA (14 febbraio 2020) - Antenati dell’Alto Medioevo, sepolti per almeno mille anni a un passo dal Torrazzo, sotto una copertura a doppio spiovente, a un metro e mezzo di profondità. A riportarne alla luce i resti, questa mattina poco dopo le 9, è stato il team di archeologi della Soprintendenza guidato dal cremonese Gianluca Mete. Rimossi i laterizi romani di reimpiego, sono spuntati frammenti di ossa di persone diverse e, poi, anche uno scheletro quasi intatto.
In questo luogo, in precedenza, sorgevano due chiese, dedicate a Santo Stefano e a Santa Maria che furono demolite per dare inizio ai lavori di costruzione del tempio principale.
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