L'ANALISI
13 Febbraio 2020 - 10:30
CREMONA (13 febbraio 2020) - Dopo la riunione-fiume di ieri sera nella sede di via Ippocastani del Partito democratico, durata fino a tardi, la maggioranza consiliare si è ricompattata su due temi chiave della partita amministrativa: il progetto di parco fotovoltaico sui terreni a ridosso di Cremona Solidale e il futuro del termovalorizzatore di via San Rocco.
FOTOVOLTAICO IN BILICO
Il paventato parco fotovoltaico è più che mai in discussione: il sindaco Gianluca Galimberti ha imboccato la via della prudenza dopo l’assenso di fatto fornito la scorsa estate ai vertici della Fondazione Città di Cremona, proprietaria del podere Zocchetto su cui ha messo gli occhi una società veronese interessata ad installare 15 ettari di pannelli fotovoltaici. Dopo la bagarre delle scorse settimane – che aveva scatenato non solo le ire dell’opposizione in consiglio comunale e la mobilitazione delle forze ambientaliste, ma anche i malumori di una parte della maggioranza – in seno al centrosinistra è il momento del dialogo e della riflessione. Decisiva la presenza in sala di Uliana Garoli, presidente della Fondazione Città di Cremona, protagonista di un lungo intervento in cui ha ricostruito per filo e per segno l’iter seguito per la concessione in diritto di superficie dei terreni che si estendono accanto a Cremona Solidale. La Fondazione, ha ribadito la presidente, non ha firmato alcun atto ulteriore dopo la delibera dello scorso 21 novembre. Il progetto del parco fotovoltaico è in bilico: almeno per il momento, lo spettro della maxi distesa di pannelli in silicio sembra allontanarsi.
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