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Polemica sull'utilizzo delle sale: «Concesse sempre agli stessi»

Alcune associazioni lamentano l’assegnazione dei luoghi pubblici privilegiando determinati sodalizi. «Le manifestazioni si sovrappongono». Burgazzi: «Il regolamento è chiaro, comunque parliamone»

Cinzia Franciò

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cfrancio@laprovinciacr.it

13 Febbraio 2020 - 07:32

Polemica sull'utilizzo delle sale: «Concesse sempre agli stessi»

CREMONA (13 febbraio 2020) - Ancora polemiche sull’utilizzo delle sale pubbliche. Questa volta a scendere in campo sono l’associazione culturale Dante Alighieri e la Società Storica Cremonese. I due presidenti, Angelo Rescaglio e Angela Bellardi oltre a sottolineare come «alcune sale siano sempre occupate dalle stesse associazioni» auspicano una programmazione che dovrebbe avvenire a livello comunale. Non solo per regolamentare, diciamo, la tempistica delle sale, ma anche le date. «Spesso gli avvenimenti culturali si sovrappongono, e non è un bene per la cultura e per la città». I due presidenti smorzano i toni e non puntano il dito verso qualcuno in particolare. Ma Rescaglio, pur non abbandonando il suo stile pacato, non si sottrae a una garbata polemica. «A me sembra che qualcuno divida le associazioni culturali in quelle di serie A e quelle di serie B».

Chiamato indirettamente in causa, l’assessore alla Cultura, Luca Burgazzi non si sottrae a dire la sua. «Conosco bene il problema, tant’è che ho già incontrato i responsabili delle varie associazioni culturali - spiega l’amministratore -. Da parte nostra posso assicurare che non vi è nessuna preferenza, e consideriamo tutti uguali. Il regolamento è chiaro, comunque parliamone».

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