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CREMONA

Caso Vero, Formigoni in aula

Elegante in abito spezzato, alle 9.04 il Celeste, 73 anni il prossimo 30 marzo, è arrivato nel palazzo di giustizia: oggi davanti ai giudici si deve difendere dall'accusa di corruzione

foto: Studio B12

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11 Febbraio 2020 - 09:26

Caso Vero, Formigoni in aula

L'arrivo in tribunale a Cremona di Roberto Formigoni

CREMONA (11 febbraio 2020) - In aula, la stretta di mano con Carlo Lucchina, ex direttore generale della sanità lombarda, che lo saluta: "Buongiorno, come sta?". "Bene, compatibilmente", gli risponde lui, Roberto Formigoni, l'ex presidente della Regione Lombardia, dallo scorso luglio agli arresti domiciliari, a Milano, dove sta scontando la condanna definitiva a 5 anni e 10 mesi di reclusione per il caso Maugeri/San Raffaele. Elegante in abito spezzato, alle 9.04 il Celeste, 73 anni il prossimo 30 marzo, è arrivato nel palazzo di giustizia di Cremona: oggi davanti ai giudici si difende dall'accusa di corruzione nel processo su Vero, l’apparecchiatura in ambito oncologico venduta per 8 milioni di euro, nel 2011, all’ospedale Maggiore da Giuseppe Lo Presti. È l’imprenditore titolare, con i figli, della Hermex Italia, che pagò a Gianluca Guarischi, il collettore di mazzette e amico di Formigoni, una maxi tangente di 427 mila euro - la mazzetta - dopo lo sblocco del finanziamento regionale. Ottenendo, così, la fornitura. E di corruzione, in concorso con Formigoni, è accusata anche Simona Mariani, ex dg dell’ospedale Maggiore che da Guarischi avrebbe ricevuto, in regalo, un bracciale e un orologio Bulgari (la perquisizione a casa darà esito negativo) e contanti (parte della somma sequestrata è stata restituita, perché affitti di una casa a Roma). Di abuso d'ufficio deve rispondere, invece, Carlo Lucchina, l’ex direttore.

Secondo l’accusa, Formigoni avrebbe ottenuto da Guarischi «utilità per 447mila euro» allo scopo di assicurare un ‘trattamento preferenziale’ alla Hermex Italia nelle gare per la fornitura dell’apparecchiatura diagnostica Vero in alcuni ospedali, in particolare il Maggiore di Cremona.
La voce ‘utilità’ è un lungo elenco di viaggi (2012-2013). Sono le vacanze di Formigoni in compagnia di Guarischi. Come quelle in Croazia, a Saint Moritz e in Sudafrica. Viaggi in cui erano presenti anche Engri Salillari, modella albanese ed ex compagna di Guarischi, e l’avvocato Luana Cazzato. Pensava a tutto, Guarischi: dal cibo come il pata negra acquistato da Peck prima di un viaggio, agli aerei ed elicotteri privati, al noleggio delle imbarcazioni come il catamarano da 30.000 euro. E quando il 31 agosto del 2012 sul mare Croato Formigoni è raggiunto dalla notizia della morte del cardinale Carlo Maria Martini, e deve rientrare a Milano per le esequie, Guarischi, a fatica, gli trova i voli di andata e ritorno da Zara. Dagli accertamenti bancari, risulta che per tutti quei viaggi di lusso Formigoni abbia prelevato dal suo conto corrente 10.000 euro una volta, mille un’altra.
Non solo viaggi. Giuseppe Lo Presti confermerà di aver acquistato, per conto di Guarischi, un paio di gemelli da 900 euro, un altro in oro bianco da 2.500 e un orologio Bulgari da 3.500 euro. «Mi diceva che erano per il presidente Formigoni».

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Commenti all'articolo

  • giuseppeciro45

    11 Febbraio 2020 - 11:59

    Come mai oggi non c'era ad attenderlo come ai bei tempi il suo amicone Massimiliano Salini?

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