L'ANALISI
05 Febbraio 2020 - 20:01
CREMONA (5 febbraio 2020) - «Mettere al mondo un bambino è un atto di grande responsabilità. Certamente ogni genitore o adulto responsabile si preoccupa per la qualità della vita delle future generazioni. Da qui a pensare però che siano proprio i bambini una delle principali cause d’inquinamento e che le nuove nascite vadano evitate per salvaguardare l’ambiente, è segno tangibile di totale assenza di cultura e di decadimento della nostra civiltà. E che di tali assurdità si facciano promotrici l’assessore alle Politiche sociali e fragilità di Cremona, Rosita Viola, e la sua collega assessore alla Mobilità sostenibile e Ambiente, Simona Pasquali, è ancor più incredibile, grave ed inaccettabile». E' quanto scrive il Coordinatore Luca A. Grignani, del Circolo Cremona di Fratelli d'Italia. «A firma dei due assessori è infatti in distribuzione presso Spazio Comune un opuscolo dove vengono date ai cittadini cremonesi consigli su come rendere la nostra spesa quotidiana un atto civico, etico, equo e trasparente. A pagina 15 dell’opuscolo, nell’elenco delle 'Quattro azioni individuali più efficaci per mitigare i cambiamenti climatici si legge al secondo posto meno figli.
Ci chiediamo retoricamente: è mai possibile, ma sopratutto è accettabile, che un assessore della nostra città, pur se addetto all’Ambiente e a maggior ragione alle Politiche sociali e alla famiglia, consigli ai concittadini di scongiurare le nascite di bambini e di evitare di crearsi un famiglia, tanto più numerosa, ritenendoli altrimenti responsabili dei cambiamenti climatici e dell’inquinamento? Un assessore 'alla Fragilità'? Di quale fragilità? Quelle delle piantine e della verdure...? Ci chiediamo altresì: il sindaco, di cui cui tutti conosciamo la professione di Fede, è al corrente e condivide l’indirizzo e la linea politica dei suoi assessori? Ci si chiede infine: la Chiesa locale e talune associazioni di riferimento, che tanto supporto hanno sempre dato all’attuale sindaco, condividono questi consigli anti-inquinamento? A parte non credibili errori di stampa, siamo certi che nei prossimi giorni ci saranno molteplici occasioni perché il sindaco e la sua Giunta ci chiariscano la loro posizione, che noi tutti sin d’ora consideriamo segno di inciviltà e barbarie assoluta e contro cui siamo disposti, in assenza di immediato ritiro dell’opuscolo e scuse pubbliche, ad una mobilitazione generale».
La risposta chiara e forte del sindaco, Gianluca Galimberti, sulla vicenda non si è fatta attendere: «Non avevo visto il libretto prima della notizia. Quello che è stato scritto è profondamente sbagliato e stupido, grave e non condivisibile. Gli assessori hanno spiegato che è un contenuto estrapolato malissimo da un contesto più generale di uno studio. Verrà ritirato!».
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