L'ANALISI
09 Febbraio 2020 - 10:06
CREMONA (3 febbraio 2020) - «Ho ricevuto la candidatura per il Nobel per la Pace. È il più grande onore della mia vita finora. Sono a corto di parole. È un sogno che si avvera, un sogno che mai avrei sperato di concretizzare. Non so che dire. Solo: grazie», scrive Nicolò Govoni sul suo profilo Facebook. Raggiunto telefonicamente a Gaziantep, città turca al confine con la Siria, il 27enne cremonese racconta: «È una proposta avanzata da Sara Conti, consigliere del partito Repubblica Futura e membro del Consiglio Grande e Generale della Repubblica — spiega Govoni —. Il regolamento del premio prevede che soggetti qualificati, tra cui membri delle assemblee parlamentari, possano candidare chi ritengono meritevole all’importante riconoscimento. Io non conosco direttamente Sara Conti, ma l’interessamento so che è nato da un comune amico, Paolo Berardi. La mia associazione Still I Rise ha frequenti rapporti con la Repubblica di San Marino, abbiamo progetti in essere di cui per ora non posso anticipare nulla».
«Stiamo lavorando - continua Govoni - per aprire qui a Gaziantep la prima scuola internazionale per bambini profughi. L’idea è quella di proporre il modello delle grandi scuole esclusive che formano la classe dirigente internazionale a bambini profughi non accompagnati. La prima scuola per profughi, un vero e proprio percorso di formazione di eccellenza nascerà proprio qui, al confine con la Siria».
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